Oggi, 25 novembre, si celebra la #Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le donne, istituita il 7 febbraio 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con l’adozione della risoluzione 54/134 (https://undocs.org/Home/MobileFinalSymbol=A%2FRES%2F54%2F134&Language=E&DeviceType=Desktop&LangRequested=False).
La scelta della data fu presa in onore delle sorelle Mirabal, tre attiviste politiche della Repubblica Dominicana, che vennero brutalmente uccise per ordine del dittatore del paese Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), proprio il 25 novembre del 1960.
Questa ricorrenza è stata proclamata con l’assunto che la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani. Al giorno d’oggi è una delle più diffuse, durature e sconvolgenti violazioni dei diritti umani al mondo. Rimane, ancora, ampiamente impunita, a causa dell’omertà, dello stigma e della vergogna a cui è associata.
La Dichiarazione sull’Eliminazione della Violenza contro le Donne emanata dall’Assemblea Generale ONU nel 1993, la definisce come “ogni atto di violenza basato sul genere che risulti, o potrebbe risultare in, sofferenza e danni fisici o psicologici per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o l’arbitraria deprivazione della libertà, che occorra in pubblico o nella vita privata”.
“Ogni 11 minuti, una donna o una ragazza viene uccisa dal proprio partner o da un membro della sua famiglia” – con questo dato devastante il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres apre il suo messaggio per la giornata odierna. Ricorda, poi, come nel mondo dallo scoppio della pandemia la violenza contro le donne e la violenza domestica sono aumentate in maniera esponenziale. Il 45% delle donne hanno dichiarato che loro o donne che conoscono sono state vittime di violenza. Conclude invitando i vari governi ad aumentare del 50% il finanziamento delle organizzazioni e dei movimenti di difesa dei diritti delle donne da qui al 2026.
Come tutti gli anni #la giornata internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne dà inizio a 16 giorni di attivismo che terminano il 10 dicembre, giorno della commemorazione della giornata internazionale dei Diritti dell’Uomo. In questo senso, il tema della campagna scelto per il 2022 è “UNiTE! Attivismo per porre fine alla violenza contro le donne e ragazze”, volto a richiedere un maggiore impegno all’attivismo per prevenire la violenza contro le donne e le ragazze.
Molti eventi pubblici sono previsti per questa giornata: edifici e punti di riferimento iconici in tutto il mondo saranno dipinti di arancione, colore caratterizzante dell’odierno “Orange day”. Mentre in Italia, dove il colore esibito è il rosso, fino a mezzanotte la facciata principale di Palazzo Chigi si illuminerà con luci di colore rosso e verranno proiettati i nomi delle donne vittime di femminicidio nel 2022.