Di diritti umani si parla tanto. Per accorgersi della varietà di pensieri che ruota attorno al concetto in questione, basterebbe fare un giro per la strada, fermare le persone e chiedere cosa loro intendono per diritti umani.
Nonostante questo, si possono comunque trovare alcuni punti fermi. Prima di tutto, è necessario ricordare che, quando si parla di diritti umani, ci si basa sul concetto di rispetto dell’individuo. La premessa a tutto questo riguarda il fatto che, a livello generale, ogni essere umano è una persona razionale che merita di essere trattata con umanità e riconosciuta nella sua unicità.
I diritti umani, per definizione stessa, sono universali. Appartengono alle persone per il semplice fatto che sono vive.
Cosa sanno le persone in merito ai diritti umani?
Immaginiamo un attimo di trovarci di nuovo a compiere l’esperimento sopra ricordato e a chiedere alle persone cosa vuol dire, per loro, diritto umano. Sicuramente qualcuno risponderà facendo riferimento alla libertà di parola o a quella di culto.
Questo è vero, ma non bisogna dimenticare l’importanza di andare oltre. Nel novero dei diritti umani, infatti, vanno inclusi anche altri aspetti. Quali, di preciso? La possibilità di avere un lavoro, di sceglierlo, di crescere a livello professionale sulla base delle proprie aspirazioni.
Ovviamente il campo si può estendere ancora di più e toccare la vita personale, con la possibilità di crescere i propri figli senza subire pressioni da nessuno e senza incontrare difficoltà invalidanti dal punto di vista economico.
Lo spartiacque per la storia dei diritti umani è stata senza dubbio la Seconda Guerra Mondiale. Quando si parla di storia come di magistra vitae è impossibile non chiamare in causa questo conflitto, le cui conseguenze drammatiche ci hanno portato a riflettere sul nostro valore umano e su come preservarlo nel tempo, dando vita a normative internazionale per tutelare i diritti dell’uomo in quanto tale.