La Risoluzione A/RES/2994(XXVII) dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (https://documents-dds-ny.un.org/doc/RESOLUTION/GEN/NR0/270/24/PDF/NR027024.pdf?OpenElement), adottata nel dicembre 1972, ha proclamato il 5 giugno quale Giornata Mondiale dell’Ambiente con l’intento di “esortare i Governi e le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite a intraprendere ogni anno, in questo giorno, attività a livello mondiale che riaffermino la loro preoccupazione per la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente, al fine di rafforzare la sensibilizzazione sull’ambiente e perseguire la determinazione espressa alla Conferenza [di Stoccolma, 1972]”.
La Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente umano, conosciuta anche come la Conferenza di Stoccolma, tenutasi dal 5-16 giugno 1972 e conclusa con una dichiarazione di 26 principi per la protezione dell’ambiente e una serie di strategie di attuazione (Dichiarazione di Stoccolma, https://wedocs.unep.org/bitstream/handle/20.500.11822/29567/ELGP1StockD.pdf), è considerata ad oggi una delle pietre miliari degli impegni per la creazione di un quadro di riferimento sulle politiche ambientali a livello internazionale. Nell’ambito della Conferenza, per la prima volta fu evidenziato il legame intrinseco tra individuo e ambiente e come fosse necessario proteggere l’ambiente per garantire una qualità di vita ottimale e lo sviluppo economico in tutto il mondo, sottolineando l’importanza dell’ambiente quale fonte di “sostentamento fisico e […] di crescita intellettuale, morale, sociale e spirituale” per l’umanità. Viceversa, le capacità dell’uomo di modificare l’ambiente, “invece che apportare miglioramenti condivisi”, potrebbero effettivamente causare “danni incalcolabili” se utilizzate “in modo scriteriato e noncurante”; motivo per cui si ritiene necessaria «la cooperazione attraverso accordi multilaterali o bilaterali o altri mezzi appropriati […] per prevenire, ridurre ed eliminare gli effetti negativi sull’ambiente derivanti da attività condotte in tutti i settori”. Di qui anche l’istituzione del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP, 1972, A/RES/27/2997, http://www.un-documents.net/a27r2997.htm) con le funzioni principali di “fornire una guida politica generale per la direzione e il coordinamento dei programmi ambientali all’interno del sistema delle Nazioni Unite” e monitorare lo stato dell’ambiente globale.
Nonostante che, al momento della loro proclamazione nel 1972, i principi enunciati nella dichiarazione di Stoccolma non avessero alcun carattere obbligatorio, molti di essi, nel corso di questi quarant’anni, si sono progressivamente “cristallizzati” in vere e proprie norme di diritto internazionale generale. Questa significativa evoluzione è stata indotta, da un lato, dalla presa di coscienza dell’urgenza di attuare i detti principi (elemento psicologico o opinio iuris sive necessitatis) e, dall’altro, dalla conforme prassi degli Stati e delle organizzazioni internazionali (elemento materiale o consuetudo).
Il tema della Giornata mondiale dell’Ambiente del 5 Giugno 2023 sarà incentrato sulle soluzioni all’inquinamento da plastica all’interno della campagna #BeatPlasticPollution, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla minaccia costituita dalle microplastiche e sulla plastica che «intasa le nostre discariche, si riversa negli oceani ed è combusta in fumi tossici, rendendola una delle minacce più gravi per [l’uomo] e il pianeta».