La Risoluzione A/RES/62/139 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (https://documents-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/N07/472/11/PDF/N0747211.pdf?OpenElement), adottata nel dicembre 2007, ha proclamato il 2 aprile “Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo” (WAAD), con l’intento di sensibilizzare la società circa le difficoltà affrontate dalle persone nello spettro autistico.
Il Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) è un disturbo permanente del neurosviluppo che si manifesta nei primi tre anni di vita di un individuo, compromettendo il corretto funzionamento del cervello. Si tratta di un disturbo che si caratterizza principalmente per variazioni comportamentali e comunicative che vanno ad influire sulle capacità di socializzazione, oltre che a provocare comportamenti limitati e ripetitivi e problemi nella comunicazione verbale e non. Inoltre, nella maggior parte di casi, queste persone si contraddistinguono per i metodi di apprendimento non tradizionali e modi alternativi di elaborazione delle informazioni sensoriali. I soggetti maggiormente colpiti sono i bambini, indipendentemente dal sesso, razza o dallo status socioeconomico. Non a caso, in base ai dati resi disponibili dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si stima che nel mondo di media circa 1 bambino su 100 sia affetto da autismo (J. Zeidan et al., 2022). Tuttavia, la prevalenza del disturbo nella maggioranza dei paesi a basso e medio reddito rimane ancora sconosciuto.
Le evoluzioni nel campo della ricerca sull’autismo sono spesso accompagnate da cambiamenti altrettanto importanti della politica internazionale: non a caso, oltre alla promozione di una maggior consapevolezza e incremento delle azioni di advocacy al riguardo, sia a livello nazionale che internazionale, si assiste a miglioramenti anche in aree ad esso complementari, come ad esempio quella dei diritti umani o dell’assistenza sanitaria e sociale. Quindi la decisione di istituire una Giornata mondiale di sensibilizzazione all’autismo si inserisce nel percorso inclusivo di tutela e di valorizzazione dei diritti della persona avviato dalla stessa Assemblea Generale con l’implementazione della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità (UNCRPD, 2008, A/RES/61/106), all’interno della quella viene riaffermata “l’universalità, l’indivisibilità, l’interdipendenza e l’interrelazione di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali e la necessità di garantire alle persone con disabilità il loro pieno godimento senza discriminazioni”. La UNCRPD, ratificata da oltre 180 paesi, è attualmente uno degli strumenti più importanti a disposizione della comunità internazionale per sostenere “il rispetto della dignità intrinseca, dell’autonomia individuale e dell’indipendenza” delle persone disabili, attraverso la non discriminazione, l’accessibilità, le pari opportunità.
Nonostante ciò, le diffuse stigmatizzazioni e pregiudizi riguardo ai disturbi del neurosviluppo pongono tuttora limiti alla partecipazione equa e onnicomprensiva delle persone con disturbi dello spettro autistico alla vita della società. Per questo l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sottolinea l’importanza della cooperazione internazionale nel riconoscere il prezioso contributo di queste persone, già esistente o potenziale, al miglioramento delle diverse comunità e al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.