Come nasce IDI e quali sono i suoi obiettivi.
Il motore principale è senz’altro l’individuo, la centralità che ha, e per noi deve avere prima ancora degli apparati istituzionali che lo rappresentano. La crescita morale, comunitaria, economica non può prescindere dal rispetto dei diritti costituzionalmente garantiti.
IDI è nato a metà degli anni Novanta proprio per riportare la persona all’attenzione non solo della dottrina e dei dibattiti, ma farla destinataria di azioni concrete che ne valorizzino le capacità in una dimensione internazionale.
IDI si inserisce proprio qui, a mezza via tra gli interessi privati e pubblici, per monitorare e lavorare sul giusto equilibrio tra le due parti e, in modo autonomo, garantire la protezione del singolo ad esplorare nuovi mercati, nuovi modi di essere solidale, di approfondire la conoscenza in vari campi del sapere, e degli Stati coinvolti affinché siano soddisfatte paritetiche esigenze di cooperazione e di sviluppo.
Sono stati fatti molti passi avanti dal 1994, anno della fondazione dell’ente. La struttura organizzativa impressa dai fondatori si è complessata dando origine a nuovi dicasteri e figure di rappresentanza. Un’evoluzione dovuta in ragione dei tempi odierni e delle nuove istanze imprenditoriali, sempre più orientate, nel mondo globalizzato, ai mercati esteri e al raggiungimento di più alti livelli di competitività.
La scommessa è stata raccolta in particolare da Paolo Giordani, avvocato internazionalista approdato a IDI dall’EUCD (European Diplomatique Conseil). Dopo un breve periodo come ministro generale del dicastero svizzero, Giordani è stato promosso a primo garante della nuova governance diplomatica, una realtà in crescita, preziosa per l’indefesso lavoro di rafforzamento dei rapporti transnazionali, di supporto alle imprese e alla società degli ultimi e degli indifesi.
Saper ascoltare e quindi interpretare i bisogni di questo composito universo di individui sta portando rapidamente IDI ad attestarsi come un punto di riferimento nell’ambito dell’assistenza tecnica, della formazione e del sostegno verso le imprese, e verso le persone con vario disagio, da quello economico a quello fisico o intellettivo.
Le due anime dell’Istituto, imprenditoriale e sociale, sono i due binari sui quali è stato avviato, anni or sono, un dialogo che ci auguriamo continui ad essere proficuo con tutte le parti con cui IDI verrà a contatto. Non mancano i professionisti, i volontari, le sedi, e neppure l’entusiasmo con cui portare avanti il lavoro e realizzare gli obiettivi.