Nel 1997 la Conferenza generale dell’UNESCO (https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000110220.page=72) ha indicato il 23 agosto quale Giornata Internazionale di commemorazione della tratta degli schiavi e della sua abolizione, con il principale intento di promuovere i valori della tolleranza, del rispetto, dell’accettazione e dell’apprezzamento della pari dignità degli esseri umani e per dare stimolo al dialogo interculturale.
La data del 23 agosto è stata scelta per commemorare la ribellione degli schiavi di Haiti, e in particolare i tragici eventi che si verificarono a Santo Domingo il 22 e il 23 agosto 1791 e che ebbero un ruolo fondamentale nell’abolizione della tratta transatlantica. La popolazione nera di Santo Domingo che rivendicò la propria libertà sulla base dei principi della Rivoluzione Francese. Schiavi liberati, creoli e mulatti, sotto la guida dell’ex schiavo Toussaint Louverture, pretesero l’applicazione della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (1789) nei loro confronti e la liberazione dal dominio francese. L’intensità degli scontri costrinse le autorità di Parigi a cercare una conciliazione con i ribelli. Nell’agosto del 1793, sull’isola fu proclamata l’abolizione di una delle istituzioni più antiche della storia: la schiavitù. Qualche mese più tardi la Convenzione nazionale francese abolì la schiavitù in tutte le colonie francesi.
La volontà di iscrivere la tragedia della tratta degli schiavi nella memoria di tutti i popoli è compresa negli obiettivi del progetto interculturale UNESCO “The Routes of Enslaved Peoples”, che offre la possibilità di riflettere in modo collettivo sulle cause storiche, i metodi e le conseguenze della tratta transatlantica degli schiavi e di analizzare le interazioni che si sono avviati tra Africa, Europa, Americhe e Caraibi.