La Risoluzione 2142 (XXI) dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, adottata nell’ottobre 1966 (https://documents-dds-ny.un.org/doc/RESOLUTION/GEN/NR0/004/45/IMG/NR000445.pdf?OpenElement),
ha proclamato il 21 marzo come Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale, con l’intento di esortare la comunità internazionale ad eliminare qualunque forma di discriminazione razziale e apartheid, promuovendo eguali opportunità «senza distinzioni di razza, colore o origine etnica». La giornata del 21 marzo è stata scelta in commemorazione del “Massacro di Sharpville”; nello stesso giorno del 1960, durante una dimostrazione pacifica contro il decreto apartheid delle Pass laws (“legge del lasciapassare”), a Sharpville, nel Sudafrica, la polizia sparò sulla folla dei manifestanti, uccidendo 69 persone.
Nel 1979, l’Assemblea Generale ha adottato la Risoluzione 34/24, realizzando un programma di attività da intraprendere nella seconda metà del Decennio di Azione contro il razzismo e la discriminazione razziale. All’interno di questa è stata prevista la creazione, a livello internazionale, di una «settimana di solidarietà verso i popoli in lotta contro il razzismo e la discriminazione razziale, a partire dal 21 marzo».
Lo sforzo congiunto delle Nazioni Unite per la creazione di un framework condiviso nella lotta al razzismo ha come fondamento la Convenzione Internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale (Risoluzione 2106 (XX)), firmata nel dicembre 1965 ed entrata in vigore nel gennaio 1969. Tra le pietre miliari di tale percorso, vi è la Conferenza Mondiale contro il razzismo (WCAR) del 2001, tenutasi a Durban, in Sudafrica, che ha portato all’elaborazione del «programma più autorevole ed esauriente per la lotta al razzismo, alla discriminazione razziale, alla xenofobia e alle relative intolleranze». Si tratta della Dichiarazione Durban e del Piano d’Azione (DDPA): un documento che racchiude al suo interno l’impegno mondiale ad affrontare «il flagello del razzismo in tutte le sue forme e manifestazioni».
Il tema scelto dall’ONU per celebrare la Giornata del 21 marzo 2023 è «l’urgenza di fronteggiare il razzismo e la discriminazione razziale a 75 anni dall’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani». Promulgata nel 1948 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delinea le libertà e i diritti fondamentali e inalienabili di ogni essere umano, senza distinzione di razza, sesso, religione e ideologia politica. Dunque, il 75° anniversario dell’adozione di tale documento, considerato tuttora uno degli strumenti principali per la protezione internazionale dei diritti umani, deve essere percepito dai vari Stati come un ulteriore stimolo nella lotta al razzismo, attraverso la promozione della diversità, dell’inclusione e delle pari opportunità.