Immagini sul tema “Una speciale normalità”. Il concorso è promosso da Istituto Diplomatico Internazionale in collaborazione Federazione Nazionale Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali. In palio 3.500 euro
03 dicembre 2018
ROMA, 23 novembre 2018 – Raccontare la vita di un disabile intellettivo relazionale, le sue quotidiane scommesse per riuscire ad emergere come persona e anche come sportivo. È questo il senso del concorso fotografico del valore di 3.500 euro che per la prima volta l’Istituto Diplomatico Internazionale (IDI), in collaborazione con FISDIR (Federazione Nazionale Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali), vuole assegnare al miglior progetto per immagini sul tema “Una speciale normalità”.
Scopo dell’iniziativa – recita il bando di concorso – è quella di promuovere, in sintonia con la Convenzione ONU del 2006 sui diritti delle persone con disabilità, il rispetto per l’intrinseca dignità delle persone con disabilità intellettivo relazionali, la loro autonomia individuale, la piena inclusione sociale e le pari opportunità nella vita quotidiana e nello sport, quest’ultimo rappresentando uno straordinario ambito di recupero, di crescita culturale e fisica, nonché di educazione all’integrazione. Una borsa di lavoro aperta a tutti, professionisti del settore e semplici appassionati senza limiti di età, cui seguiranno una mostra del progetto vincitore e la realizzazione di un catalogo da presentare nell’ambito di un evento dedicato al tema delle disabilità intellettivo relazionali in programma a Roma nel 2019.
Si concretizza, così, l’importante sodalizio tra i due enti, che vedono convogliare le rispettive mission di assistenza alle persone più svantaggiate sul piano sociale, di organizzazione e sviluppo dell’attività sportiva, verso un progetto comune, qui alla sua prima tappa. Il testo integrale del bando, che fissa la data di consegna del saggio di progetto alla mezzanotte del 20 gennaio 2019, è scaricabile dai rispettivi siti degli enti promotori: idi-international.org e www.fisdir.it.
Articolo pubblicato su: Redattore Sociale