Si celebra il 5 marzo la “Giornata internazionale per la consapevolezza sul disarmo e la non proliferazione”, istituita, il 7 dicembre 2022, con la risoluzione A/RES/77/51(https://undocs.org/Home/Mobile?FinalSymbol=A%2FRES%2F77%2F51&Language=E&DeviceType=Mobile&LangRequested=False )dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite su iniziativa del Kazakhstan. Questo Paese, già promotore della Giornata internazionale contro i test nucleari, ha svolto un ruolo significativo nella chiusura del poligono di Semipalatinsk, utilizzato dallìUnione sovietica per i propri esperimenti nucleari, nella consapevolezza dell’impatto devastante dei test sul proprio territorio.
L’obiettivo della Giornata è promuovere una maggiore consapevolezza e comprensione delle questioni legate al disarmo, specialmente tra i giovani. Sin dalla fondazione delle Nazioni Unite, il disarmo multilaterale e la limitazione degli armamenti sono stati obiettivi centrali per mantenere la pace e la sicurezza internazionale.
Le armi di distruzione di massa, soprattutto quelle nucleari, continuano a destare preoccupazione per il loro potere distruttivo e la minaccia che rappresentano per l’umanità. L’accumulo eccessivo di armi convenzionali, il commercio illegale di armi leggere e di piccolo calibro mettono a rischio la pace, la sicurezza internazionale e lo sviluppo sostenibile, mentre l’uso di armi esplosive nelle aree popolate mette in pericolo i civili. Le nuove tecnologie emergenti, come le armi autonome, rappresentano una sfida alla sicurezza globale e hanno ricevuto maggiore attenzione dalla comunità internazionale negli bultimi anni. Al riguardo, destano viva preoccupazione le affermazioni, rilanciate pure di recente, circa il ricorso all’arma nucleare.
La “Giornata internazionale per la consapevolezza sul disarmo e la non proliferazione” del 5 marzo assume un ruolo importante nell’approfondire la comprensione dell’opinione pubblica mondiale su come gli sforzi per il disarmo contribuiscano a rafforzare la pace e la sicurezza, prevenendo e ponendo fine ai conflitti armati e riducendo le sofferenze umane causate dalle armi.