Una copia fedele dell’imbarcazione dei tempi di Gesù ritrovata in Terra Santa. È la « Barca di Pietro », donata al Pontefice nel marzo scorso e installata da oggi all’ingresso dei Musei del Papa. Nel pomeriggio la conferenza stampa di presentazione. La direttrice: “Francesco ha voluto che tutti potessero vederla”
Paolo Ondarza – Città del Vaticano
“Un’imbarcazione simbolo della nostra Chiesa e di tutti noi: delle nostre paure ma anche delle nostre speranze”. Il direttore dei Musei Vaticani Barbara Jatta descrive così l’imponente riproduzione della Barca di Pietro che da oggi è esposta definitivamente all’ingresso dei Musei Vaticani. L’oggetto dall’alto valore simbolico è collocato alla base della rampa elicoidale denominata Via del Mare, lungo la quale sono esposti vari modelli di imbarcazioni provenienti da tutto il mondo e donati ai Papi.
L’originale ritrovato in Galilea
Realizzata dagli Aprea, maestri d’ascia della penisola sorrentina, questa copia fedele dell’antica e originale della Navicella di Pietro ritrovata nel 1986 sul fondo del lago di Tiberiade e oggi custodita nel museo Yigal Allon di Gennèsaret in Galilea, è stata donata a Papa Francesco lo scorso 15 marzo dalla famiglia Aponte, armatori di NLG-Navigazione Libera del Golfo, con la collaborazione e il supporto dell’Istituto Diplomatico Internazionale di Roma.
Offerto del Papa a tutti
“È un oggetto bellissimo e simbolico che Papa Francesco ha voluto fosse condiviso con quanto più pubblico possibile”, prosegue Barbara Jatta. “Quindi ci è venuto naturale di porlo all’ingresso dei Musei del Papa, in un luogo dove tutti potessero vederla, ma soprattutto in un luogo che rappresentasse simbolicamente il forte messaggio che racchiude: la “Via del Mare”. “Riproduce un’imbarcazione rinvenuta sulle rive del lago di Tiberiade nel 1986, in occasione di un improvviso abbassamento delle acque, ben conservata grazie al fango del fondale che la ricopriva e datata alla seconda metà del I sec. a.C., l’epoca della predicazione di Gesù”.
La barca del Vangelo
Si tratta di un grande battello, lungo 8,8 metri x 2,5 con un albero di 8 metri, utilizzato per la pesca e che poteva ospitare quattro rematori e circa una dozzina di persone, appartenente plausibilmente alla stessa tipologia di barca dei racconti evangelici della pesca miracolosa e della tempesta sedata.
L’imbarcazione delle imbarcazioni
“È l’imbarcazione delle imbarcazioni”, prosegue il direttore dei Musei Vaticani. “Parla delle nostre origini, è un simbolo della Chiesa, di ciò che siamo noi oggi. La Barca di Pietro rappresenta le difficoltà che nel nostro quotidiano dobbiamo affrontare, ma anche l’invito di Gesù a confidare in Dio rivolto a Pietro e ai discepoli, esitanti e dubbiosi a salpare. È quindi un bellissimo messaggio”.
Terra Santa, dal dolore alla speranza
Il pensiero inevitabilmente corre al dramma vissuto in queste ore travagliate in Terra Santa. “È un momento difficile”, ma l’invito di Cristo a non avere paura e prendere il largo, che la Barca di Pietro suggerisce, “apre lo sguardo alla speranza”.
Un lavoro di gruppo
Barbara Jatta definisce poi “particolarmente complesse le operazioni di movimentazione e installazione dell’imbarcazione” all’interno dei Musei Vaticani: “è stato un lavoro congiunto di tante persone, non soltanto della ditta che l’ha prodotta, dei donatori che l’hanno voluta donare al Papa, ma anche dell’Istituto Diplomatico Internazionale di Roma che ha supportato l’intero progetto; un lavoro di grande sforzo dell’edilizia acrobatica e il supporto di ditte specializzate, con il contributo congiunto del personale della Direzione dei Musei e dei Beni Culturali e della Direzione delle Infrastrutture e Servizi del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano”.
Una barca che accoglie il visitatore
“Lo abbiamo fatto quando in Musei erano chiusi, di domenica. Eravamo circa sessanta persone con due gru che hanno calato questa imponente barca con un’organizzazione molto complessa nel meraviglioso spazio dove adesso dove tutti la possono ammirare. Mentre avvenivano queste operazioni ho pensato: che follia! Oggi posso dire che miglior posto non si poteva scegliere: la Barca di Pietro accoglie tutti i pellegrini e i turisti in partenza per il loro suggestivo “viaggio” alla volta delle bellezze dei Musei del Papa. Siamo tutti molto contenti”, conclude Barbara Jatta, “affaticati ma contenti!”.
L’inaugurazione del nuovo allestimento si svolge questo pomeriggio nel Cortile delle Corazze dei Musei Vaticani con gli interventi di Maurizio Aponte, direttore generale di Navigazione Libera del Golfo; Paolo Giordani, presidente dell’Istituto Diplomatico Internazionale e Silvio Screpanti, vicedirettore tecnico della Direzione Infrastrutture e Servizi del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.